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Festival "A PIEDI NUDI" 2024

LA 5 B L DEL LICEO LINGUISTICO UMBERTO ECO, VINCE IL PREMIO PER LA MIGLIOR “RAPPRESENTAZIONE EMOTIVA” ALLA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL 'A PIEDI NUDI' 

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La terza edizione del festival multiculturale, artistico e formativo in lingua spagnola, che promuove la pratica linguistica attraverso l'esperienza artistica, quest’anno è stata dedicata al tema degli AVATARES SOCIALI e alla costruzione dell'identità nell'era della comunicazione digitale.

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A PIEDI NUDI, è un festival multiculturale, artistico e formativo ideato e organizzato dalla compagnia teatrale Interrogante Spettacolo con la collaborazione e il sostegno dell'Istituto Cervantes di Milano, avrà luogo lunedì 13 e martedì 14 maggio presso lo Spazio Fattoria, Fabbrica del Vapore, situato in Via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano.

 Il tema di quest’anno sono gli AVATARES SOCIALI e la costruzione dell'identità nell'era della comunicazione digitale.

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Il tema dell'edizione 2024 è quello degli "Avatar Sociali" e la costruzione dell'identità nell'era della comunicazione digitale. Questo argomento cerca di mettere in discussione i modi in cui i giovani affrontano la sfida dell'autenticità nel mondo web e sui social network, così come gestiscono la transizione dal mondo digitale a quello reale. La creazione artistica è, infatti, uno strumento straordinario per allenare le emozioni, il dialogo e l'empatia, e permette di amplificare e dare voce a valori sociali che altrimenti sarebbero difficili da esprimere, soprattutto in età complicate come l'adolescenza.

A PIEDI NUDI, il cui nome si ispira al fatto che solo a piedi nudi possiamo avere un contatto diretto con la terra e la nostra essenza, è un festival che rappresenta il punto culminante di un anno di workshop e formazione promossi da Interrogante Spettacolo, un'associazione senza scopo di lucro e società internazionale di sperimentazione artistica nata a L'Avana, Cuba, e con sede operativa a Milano. Le creazioni di Interrogante Spettacolo esplorano i legami tra il contesto urbano, l'arte contemporanea e le diverse tradizioni dei paesi di lingua spagnola per offrire esperienze sempre nuove agli artisti e al pubblico. Si tratta di un processo di insegnamento e apprendimento artistico che inizia con la formazione e si svolge durante tutto l'anno, coinvolgendo, tra Interrogante Spettacolo e l'Istituto Cervantes, circa 3000 studenti e 300 insegnanti, tra cui le nostri classi del liceo linguistico Umberto Eco, che esplorano così il mondo del cinema, della musica e del teatro attraverso un'ampia varietà di workshop che culminano proprio nel festival A PIEDI NUDI.

Ma come è arrivata la 5BL ad essere selezionata per partecipare a questo concorso? La professoressa Pitisano, ha avviato per ogni sua classe, la frequenza di almeno un laboratorio linguistico che trattasse tematiche di loro interesse, come: El Quijote de Miguel de Cervantes, oppure la Comida española attraverso un percorso culinario con simulazioni reali in un ristorante spagnolo, una passeggiata per Milano sulle tracce della civiltà spagnola e per la 5 B L un laboratorio su un’opera teatrale molto famosa, che è anche materia di studio del loro percorso scolastico dell’ultimo anno di liceo, “La casa de Bernarda Alba” di Garcia Lorca.

Proprio in occasione di quest’ultimo laboratorio, Yusef, uno dei formatori e attori della compagnia teatrale, si è accorto che i ragazzi della 5B L avevano quel qualcosa in più e che potevano essere una delle classi ideali per poter partecipare a questo festival.

Gli studenti della 5 B L hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e dopo 2 giornate di formazione, di cui una in Alessandria presso il loro liceo e una a Milano presso la Fabbrica del Cotone, si sono esibiti il 14 maggio davanti ad una giuria di esperti e ad altre scuole che partecipavano come pubblico.

Il risultato è stato strepitoso, i ragazzi si sono impegnati e hanno tirato fuori emozioni, sentimenti e doti che fino a quel momento erano rimaste nascoste, hanno cantato, ballato e saltato e tutto questo grazie alla loro formatrice, Maru Rivas, ballerina venezuelana di danza creativa, che ha fatto un lavoro basato soprattutto sulle loro sensazioni nel momento in cui si parlava di digitale, avatar e mondo virtuale rispetto al contatto invece con la vita reale.

Le tre squadre che hanno gareggiato sono state eccezionali, tutti i ragazzi hanno dimostrato un impegno e una dedizione senza precedenti e infine tutti hanno avuto un premio per un aspetto che si premiava durante l’esibizione. Nel nostro caso, ha vinto “l’emozione” perché era quello che il pubblico aveva percepito e che aveva sentito attraverso la loro rappresentazione, ed in effetti la Professoressa Pitisano ammette che in diversi momenti delle prove, si è commossa per la performance sentita ed impegnata dei suoi allievi.